12 Marzo 2010 h.19.20
Un'ora e mezza di spettacolo fantastico, mai visto prima (io). Schermate che si rincorrono in una sequenza incalzante, quasi a far temere che neppure un giovine 22" 16/9 possa tener loro il passo.
Icone che spuntano all'improvviso, si modificano, altre si eclissano, riaffiorano e soccombono.
CPU sotto pressione. Cinque, dieci applicazioni, o forse più, si inseguono nel multitasking, e per una che si chiude un'altra ne prende il posto.
Mani in mano, impietritro, stupefatto, osservo quel fiume in piena che sta scuotendo gli integrati di quel nero cassone. Un ciclone in atto in un turbinio impressionante di finestre che si aprono, si richiudono, si sovrappongono, scompaiono. Il puntatore impazzito schizza da un angolo all'altro, fulmineo sfugge allo sguardo per poi riapparire e quindi perdersi di nuovo in un vorticoso incalzare di riquadri, tendine, spunte, conferme.
D'improvviso lo schermo si rabbuia, i led si spengono, le ventole decelerano per poi lasciare posto al silenzio.
Crepato?
Prima che parta l'adrenalina un "tic" smorza l'apprensione; da 10.000Km è arrivato l'ordine di ripartire. Ed eccolo che riparte..., si riccende. Eterni secondi poi L227WT torna ad offrirmi il solito rassicurante mare blu.
Ora tutto è calmo. É tutto okay, va tutto bene!
Le icone amiche sono lì, ferme al loro posto, a rinfrancarmi, ...profano viandante di un mondo che corre troppo veloce.
Passata è la tempesta.
L'americano ha finito!
Sono le sensazioni, tra l'enfatico e il poetico, di un'ora di straordinario "spettacolo" in cui Andreah ha preso le redini del mio PC rivoltandolo come un calzino, riassettandolo come forse molti saprebbero fare, ma pochi a quella indicibile velocità. Di nuovo grazie americano!