Tratto dal "Taccuino" del sito web di Andrea Sponticcia http://www.andreasponticcia.weebly.com/
"Vi è una concezione di fondo errata, un luogo comune, secondo la quale la poesia sia roba per pochi eletti, gente strana con problemi più o meno seri che, non avendo niente di meglio da fare il lunedì sera, decide di cimentarsi nella composizione di qualche verso in rima, spesso di dubbio gusto.
State pensando bene, è così.
Ma non spaventatevi; il discorso sull'elitarismo riguarda solo i poeti propriamente detti, ovvero sia quei pochi che riescono a scrivere poesie in grado di trascendere la struttura standard della filastrocca in rima baciata e a toccare, o anche solo a sfiorare, l'animo di chi spende parte del suo tempo a leggerli. E chi sono questi prodi coraggiosi che si avventurano in una simile impresa?
Non so cosa stiate pensando, ma sì, potete essere tutti voi, può essere ciascuno di voi.
Non riparatevi dietro le classiche scuse "Eh ma io non ci capisco niente", "Eh ma io sono ignorante", o dietro il vostro scetticismo condito d'ottusità e comprensibile svogliatezza. Perché diciamolo, della poesia la società moderna ha un'immagine sbagliata: sono ancora troppo vividi i ricordi, nella vostra mente, delle poesie che avete dovuto imparare a memoria, delle interrogazioni a sorpresa dell'insegnante d'italiano a cui non andavate a genio, delle ore spese a chiedervi perché l'autore della suddetta poesia non avesse una vita come tutti noi e voi comuni mortali, non sapendo che la risposta l'avevate davanti ai vostri occhi.
Proprio così, la poesia può essere una risposta.
La poesia, letta spogliati di ogni forma di preconcetto, liberi dal terrore di essere interrogati su di essa la mattina dopo, può essere e diventare col tempo un piacevole modo di accrescere la parte di voi che avete mandato a dormire una volta chiusi i libri di scuola, o che avete cercato di reprimere perché qualcun altro vi ha inculcato l'idea che non vale la pena perdere tempo dietro ai versi di un povero sfigato.
Eppure può valerne la pena.
Certo, in pochi possono e riescono a fare della vera poesia, ma tutti possiamo prenderci cinque minuti al giorno per leggerne una. Così, senza impegno; sarà come prendere un caffè con una persona a cui pensavate di stare antipatici e che invece vi rivelerà la stima che hai di voi.
Vedrete, dopo vi sentirete meglio. Molto meglio.
Andrea Sponticcia"