BRONTOLO dossier

Ecco uno dei messaggi del Brontolo 2002, archiviati da quell'inimitabile collezionista che fu Pino Mancioli.
Ho scelto questo in quanto, a differenza degli altri, non contiene NOMI specifici.
Si nota subito che è stato scritto con una macchina da scrivere classica, del tipo Olivetti Lettera 32, non una elettronica come i messaggi del 2013.
Si nota altresì la "elegante raffinatezza" della esposizione poetica e il buon rispetto di metrica e rima. Insomma tutta un'altra cosa rispetto ai 4 messaggi del 2013, sostanzialmente molto più "rozzi" nei contenuti, dissestati nella metrica (tanto valeva scriverli in prosa) e con una rima infantile, sempliciotta, fatta di verbi al futuro.
E' questo confronto che mi fa pensare al trattarsi di due diversi soggetti.

Questo è il terzo messaggio del Brontolo 2013 recapitato il 14-Feb-2013.
Le differenze con i messaggi del 2002 (oltre al tipo di macchina da scrivere usata) sono evidenti. Quelli del 2002 chiari e comprensibili. Quelli odierni criptici all'inverosimile nei quali una persona "normale" riesce a decifrare appena un terzo di quanto scritto.

A differenza dei primi due, recapitati a mani, infilati sotto le porte, questo è stato inviato per posta con regolare affrancatura 0,70€.
In questo messaggio ho visto un riferimento a me. Per quel inVANO e per il fatto che nel Bar Primo ho detto che "questo Brontolo non ha neppure la 3ªmedia". Quindi potrebbe trattarsi di qualcuno che era lì presente.

Anche il 4° messaggio del 27-02-13 viene inviato per posta ma l'affrancatura è di 0,60 e viene usato in tipo di francobolli pare non distribuiti dall'ufficio postale di Apecchio. Quasi che se li sia fatti comprare fuori da qualcuno e costui, ignaro dell'aumento, li abbia presi da 0,60

Non tutti sanno che oltre ai 4 messaggi "pubblici" di Brontolo 2013 ce n'è un 5° "privato"
Si tratta di un messaggio che Brontolo indirizza a Vittorio Nicolucci in quanto editore del "IL PAESE". Lo fa verso i primi di Febbraio 2013 (quindi tra il 2° e il 3° messaggio pubblico) infilando la busta nella cassetta della posta di Eladio (suocero di Vittorio). Chiede che il suo articolo venga ospitato nel "IL PAESE" (edito appunto da Nicolucci e diretto da Angelo Parlani). La redazione ritiene la richiesta inopportuna e quindi nel foglio de "IL PAESE" che esce il 22 febbraio l'articolo non viene pubblicato.
Domanda: Chi, ai primi di febbraio, poteva sapere che sarebbe uscito "il Paese"?
Nota: tra i destinatari del 4° messaggio di Brontolo, diffuso il 27-02-13, non c'è Vittorio Nicolucci, contrariamente a quanto accaduto per i precedenti messaggi.

Ciò detto vi invito ad esaminare questo messaggio privee: La macchina da scrivere è sicuramente la stessa, Tuttavia il modo di scrivere denota una cultura oltre quella "terza media" che si ravvisa nei messaggi "pubblici", quasi che in essi lo scrivere malamente sia un sottile depistaggio.

Sono trascorsi più di due mesi dall'ultima missiva di Brontolo (l'impostore che si spaccia per quello dei primi anni 2000) senza che ci siano novità.
Ipotizzo che:
1) Non ha novità da rimare (si fa per dire).
2) Si è sentito sgamato

Novità in effetti non ce ne sono, ma le cose vanno talmente male in generale, e per Apecchio in particolare, che da dire se ne troverebbe eccome. Quindi penso che lui, rovistando qui sul Forum e su Apecchio.net, si sia reso conto che il cerchio si è stretto, è stato sgamato o quasi, e dunque non azzarda nuovi exploit.

Prima o poi si rifarà vivo e dalla strategia che adotterà cercheremo di capirci qualcosa di più.
Attendiamo sviluppi.