ROMA - Fallisce la spallata di doppietta selvaggia: la crescente opposizione alla deregulation venatoria ha spostato gli equilibri all'interno del centrodestra. Alla Camera è passato l'emendamento che limita l'allargamento del calendario venatorio a soli dieci giorni (la prima decade di febbraio) e lo vincola al parere dell'istituto scientifico di controllo, l'Ispra. Il provvedimento inoltre, per evitare le sanzioni europee, ribadisce l'obbligatorietà della tutela della specie minacciate e la necessità di recepire le direttive europee (la pioggia di deroghe degli anni scorsi ci è già costata l'apertura di varie procedure d'infrazione a carico dell'Italia). L'emendamento all'articolo 43, cioè la modifica che ha bloccato la deregulation totale, è passato con 349 sì, 126 no e 32 astenuti.
Il nodo della caccia si è sciolto quando il governo ha deciso di rimettersi all'aula: dopo il pronunciamento contrario alla caccia no limits di 30 parlamentari e alcuni ministri, all'ultimo momento Palazzo Chigi ha deciso di non forzare la mano. Il risultato è stato un voto che ha spaccato in due la maggioranza seguendo un crinale che potrebbe ripetersi. Da una parte l'ala oltranzista dei cacciatori, una parte del Pdl e il voto compatto della Lega. Dall'altra i dissidenti della maggioranza e il Pd. L'Idv invece ha mantenuta una posizione più radicale votando contro la mediazione che ha limitato a 10 giorni l'allungamento della stagione venatoria.
Durante la discussione non sono mancati i colpi di scena e i distinguo in entrambi gli schieramenti. Alessandra Mussolini ha chiesto a Renato Farina di leggere un testo di Anton Cechov contro la caccia. Il provvedimento dovrà ora passare per l'approvazione definitiva al Senato.
"Il Parlamento ha corretto una pericolosa deriva che voleva la caccia fuori dalle regole", ha commentato il responsabile della green economy del Pd, Ermete Realacci. "E' un risultato positivo, che non sarebbe stato possibile raggiungere senza la sensibilità dimostrata da un gruppo di parlamentari della maggioranza nei confronti dei temi ambientali. Ora basta con i colpi di mano della minoranza estremista che, contro il volere della maggior parte degli italiani, pretendeva di dare il via libera alla caccia senza freni".
Ma davvero nessuno ha niente da dire??!!