"bunga bunga" ad Arcore

B. c'è ricascato.
Ancora una volta una ragazza qualsiasi, minorenne, per giunta, entra nelle indagini che riguardano un presunto sfruttamento della prostituzione, dove gli indagati sono Lele Mora, Emilio Fede e la cara Nicole MInetti.

Questa volta B. non è indagato, rientrerà forse nell'indagine come parte lesa, ancora una volta rimane lui, il presidente del consiglio, il cosiddetto "Utilizzatore Finale" come a suo tempo (in realtà poco tempo addietro) lo definì Niccolò "Ma va là" Ghedini.

La ragazza racconta del "bunga bunga" che B. fa fare al suo harem, alle feste a villa san martino.
Rituale imparato dal caro amico Muammar che su queste cose la sa lunga..

Comunque, a parte i soliti discorsi che si possono fare sul fatto che il nostro presidente del consiglio dà feste nelle quali si contorna di decine di ragazze, da presentatrici ad attrici, da escort a bellissime ragazze prese dall'agenda del fido Lele, e dei rituali sessuali che ad esse "impone", non fisicamente, ma con promesse di sicuro successo, oltre che con gioielli, vestiti e contanti, restano un paio di domande da porsi:

-ma questa persona è veramente malata?
-Dove finiscono o dove possono finire le informazioni e magari le registrazioni e le immagini in loro possesso (Ruby racconta che spesso "le ragazze" fotografavano con i telefonini gli interni di Villa San Martino)?
-Quante sono le ragazze che possono umiliare pubblicamente il capo del nostro governo?
-È responsabile esporre il presidente del Consiglio italiano in situazioni così vulnerabili e pericolose per la sicurezza dell'istituzione che rappresenta?