Le cantine di Apecchio

Mi sono trovato la sera di domenica a chiacchierare con Andrea e Cimino delle cantine trascorse. Si notava il calo di popolarità della festa e di come ormai le sagre paesane siano un universo espanso e stabile. Ogni paese, frazione, località ha la sua sagra\festa stereotipata da un prodotto gastronomico (funghi, tartufi, carne, miele ecc).
Si parlava di idee per dare uno sprint a questa festa in costante decadenza. C'e' da valutare il tasso alcolico, e l'impossibilità di pernottare ad Apecchio, salvo quei pochi che si sono presi in tempo una camera da franchino o da ghighetta.
A questo proposito avevo sottolineato quanto utile potrebbe essere un campeggio custodito.
Non si può parlare neppure di qualità della festa, poichè nel suo genere (sagra) ha raggiunto la perfezione.
Cimino parlava di puntare sulla qualità dei prodotti (cosa che gioverebbe fino ad un certo punto). A mio avviso, come dicevo a massimo, occorre cambiare il cuore della festa, togliere spese inutili che non interessano più a nessuno del tipo ospite, fuchi d'artificio.
Sfruttare quel capannone che è il palazzo ubalidini, riempirlo di attività. Si diceva per esempio di fare concorsi d'arte pagando o meglio acquistando l'opera del vincitore (dichiarato da una commissione di esperti). Questo lascia qualcosa al paese.
Per quello che riguarda la struttura della festa si dovrebbe prendere spunto da serra dei conti o pennabilli.
Lascio spazio ad idee e suggerimenti, magari qualcuno legge e potrebbe pure pensare di accogliere queste proposte\consigli. (anche se lo trovo molto molto molto molto improbabile)

Di sicuro la tipologia di festa "bere e ballare" leggasi anche CANTINE è ormai bollita. Ormai Vuoi per la giusta attenzione verso il problema alcool/guida vuoi per la vastità dell'offerta la festa non tira + come una volta.
Secondo me sarebbe importantissimo sfruttare il Palazzo Ubaldini come contenitore di "attrazioni" ed evitare lo spreco di soldi dei fuochi artificiali. Però mi rendo conto che non saprei dove andare a cadere per offrire qualcosa di meglio. Forse provare ad estendere la festa anche alle frazioni creando un vero e proprio COMUNE IN FESTA dove il tartufo fa da padrone a Apecchio ed attività collaterali nelle frazioni... buttata la così
Motoraduno? tira sempre secondo me
Camper raduno? anche!
Musica? ? arte? e perchè no Sport?
spazi ce ne sono ma trovare l'IDEA maiuscola non è facile

Le considerazioni (ed i dubbi) di Starna mi trovano pienamente d'accordo.

I fuochi artificiali (credo che costino oltre 3000 euro) sono una inutile vetusta voce di spesa. Oltretutto fatti la domenica sera alle 20,30 quando la gente di fuori se n'è andata, sono appannaggio dei soli apecchiesi, anzi di metà d'essi, dato che quelli del versante ovest (Via Roma, Mazzini, Leopardi, Rossini, ecc, si devono accontentare del botto perche da casa non li vedono.)

Comincerei con l'investire quella cifra nell'ospite della domenica e nei gruppi musicale del sabato sera.

Il sabato essendo palesemente orientato ai giovani, va evitato il pianobarista standard, stile "festa di nozze". Serve puntare su gruppi assolutamente live che seguono filoni musicali d'attualità (bene quest'anno la "Pennabilli social band" e bene il nostro neo-trio jazz: Tuba, Sax, Guitar con gli eccellenti Belloni, Colini e Taja).

Il pubblico della domenica è fatto di famiglie, comunque di gente avanti in età (direi 60 anni età media). Un Marco Ferradini o un Mango per loro non sono ne carne nè pesce. Relitti come Jimmi Fontana, Dino, Mal e affini, essendo stati i cantanti dei loro vent'anni, avrebbero avuto più appeal, a costi decisamente abbordabili.

Resta certo che altre idee per ripensare la festa vanno valutate e sperimentate perchè così è declino.