Giovedì 20 dicembre scorso si è riunito ad Apecchio il Comitato No Tubo assieme a numerosi proprietari terrieri di Apecchio, Borgo Pace, Mercatello sul Metauro e Pietralunga, interessati dal passaggio del gasdotto Brindisi-Minerbio e ad un gruppo di quattro legali esperti in diritto dell’ambiente ed azioni risarcitorie. La riunione era finalizzata alla formalizzazione dell’incarico all’Ufficio Tecnico Legale del Comitato (cui sono state consegnate le deleghe dei proprietari di fondi, aziende e cittadini), formato da un gruppo di avvocati sia Marchigiani che Umbri. L’ufficio ha l’incarico di curare gli interessi patrimoniali e personali di proprietari, aziende e cittadini vista, tra l’altro, la forte preoccupazione di vedere i propri beni notevolmente svalutati dal passaggio di “quest’ opera”.
Infatti da una prima valutazione eseguita da uno Studio Tecnico incaricato dal Comitato e dai proprietari, i beni nei territori interessati, vista la loro integrità ambientale, rischiano di subire un danno assai maggiore rispetto a zone già interessate da altre infrastrutture. Si sono uniti all’azione anche cittadini privi di interessi diretti, che hanno però percepito nella costruzione del mega - gasdotto, un danno esistenziale, oltrechè immediato e materiale, anche a causa di una generalizzata disinformazione, che ha fin qui impedito a molti di comprendere la portata dell’opera, l’intensità e l’ estensione dell’impatto e le sua conseguenze ambientali ed economiche, tali da stravolgere in modo irrecuperabile il territorio, azzerando la sua vocazione turistica.
A breve verranno tenute altre riunioni a Pietralunga, Gubbio, Borgo Pace e Mercatello, per raccogliere ulteriori adesioni e fornire un servizio di informazione ai cittadini.