Grande saracca! Terremoto nel bolognese

Mi sono svegliato al 3° piano nel mio appartamento in via frassinago. Tremava un sacco, ancora rincoglionito dal sonno (ore 4:05) mi guardo intorno confuso. Una scarica non certo da nipponici, ma abbastanza lunga da darmi il tempo di parlare con il mio coinquilino e scegliere se scendere in strada o restare in casa.
Nella via spuntano facce dalle finestre mentre qualcuno scende in strada in pigiama o vestito alla buona.
Tutto questo in un'istante.
Mi ributto a letto noncurante. Poi verso le 10:00 leggo il giornale guardo su internet e vedo i risultati. Morti feriti e crolli.
E' stata una bella scarica, magnitudo 5.9.

La scossa è durata un 15-20 secondi un tempo enorme, mi ha svegliato ho atteso un 5 secondi, ho chiamato mia moglie dicendole se era il caso di alzarci, ha detto di no, e intanto l'anta dell'armadio continuava a sbattere.
Questo ad Apecchio, a 200 km da Bologna!
No comment.

Anche stanotte qualche scossetta, chiaramente molto più lievi e "pacifiche". La mia casa di Bologna è solida e ristrutturata, quindi sono abbastanza confortato dalle grandi colonne di cemento armato. Se viene giù casa mia viene giù Bologna. Mi dispiace un sacco dei gravi danni subiti nel circondario di Ferrara e Modena. Oltretutto il tempo fa schifo piove e l'aria è appiccicosa. Mi auguro che questo clima sismico temporalesco finisca presto.

Ancora "saracche" stamattina altra scossa verso le 9. Ero ancora appisolato (causa pizza schifosa che non mi ha fatto dormire) quando il mio appartamento ha cominciato a tintinnare. Sono molto dispiaciuto per le vittime di questo sisma e confido in un pronto intenrvento e in un veloce acquietarsi della terra. Non voglio apparire cinico o disinteressato agli interessi delle persone che hanno perso casa ma attualmente la mia preoccupazione maggiore è legata agli edifici di interesse culturale e storico. Vedere torri, chiese e palazzi stoici venir giù cume sabbia mi riempie di tristezza e rammarico. Spero prorpio che si riesca a ricostruire dopo il crollo, e che i nostri abili architetti e storici dell'arte possano con diligenza e professionalità ripristinare i centri storici emiliani. Non voglio dimenticare l'Acquila e l'Abruzzo in generale anche perchè crisi economica disinteresse e incompetenza della nostra classi dirigente rendono tutto più complesso e difficilmente realizzabile.
La nostra identità "citando P.Prodi" è legata profondamente dall'ambiente in cui cresciamo. Ci confortano le campane le torri civiche e gli scenari che i nostri avi ci hanno lasciato.
E' quello che sento pure io, una insensata e utopica necessità di mantenere intatto. Pensate solo per un momento cosa saebbe apecchio se al posto della via roma e del campanone ci fosse solo un quartiere residenziale ed un ipermercato. Gli italiani come del resto quasi tutti gli europei sono nati circondati dal passato, un bambino nasce e vive velocemente tutti i periodi del nostro popolo in un solo sguardo. Vive l'epoca classica, visitando il colosseo l'immortale Roma, Vive il medioevo nei vicoli stretti le rocche e i castelli caduti, vive il rinascimento nei palazzi ducali, nelle chiese affrescate. E continua fino al poco tempo fa, nelle statue di ricordo partigiano. Noi ad Apecchio cominciamo ancor prima, il primo legame è l'albero, l'erba, il fiume, la terra.
Sarebbe proprio un peccato perdere tutto in così poco tempo.

stavolta l'ho beccato anch'io..alle 9 ha datt na gran mina, dentro la camera era tutto un muoversi di oggetti nella libreria; intorno alle 13 poi ne ha dati un paio veramente vicini e potenti, sperèm che smetta anche perchè la gente qui sta andando davvero in paranoia..

Qualche apecchiese residente nel ravennate e nel modenese è tornato al paesello in attesa che la situazione si stabilizzi un po'. Magari solo per una settimana! Poi si vedrà...