tratto da corriere.it del 17 aprile
«La mafia italiana risulterebbe essere la sesta al mondo, ma guarda caso è quella più conosciuta, perchè c'è stato un supporto promozionale che l'ha portata ad essere un elemento molto negativo di giudizio per il nostro paese. Ricordiamoci le otto serie della Piovra programmate dalle tv di 160 paesi nel mondo e tutta la letteratura in proposito, Gomorra e il resto...». Lo ha detto il presidente del consiglio Silvio Berlusconi a margine della presentazione dei dati sulla lotta alla criminalità organizzata, dopo la riunione del Consiglio dei ministri. Già in passato il Cavaliere aveva citato lo sceneggiato della Rai come esempio di trasmissione che danneggia l'immagine del Paese. Ora ha aggiunto anche il libro di Roberto Saviano. «Vorrei dire che tutti i mafiosi di cui si parla nelle fiction - ha però chiosato il ministro della Giustizia, Angelino Alfano - , l'ultima è il Capo dei capi, sono sottoposti al regime di 41 bis».
LETTERA APERTA DI SAVIANO - I clan di tutte le mafie «vogliono il silenzio» e «solo mostrando come stanno le cose si ha la possibilità di fare resistenza». La risposta di Roberto Saviano è arrivata in serata, con una una lettera aperta a Silvio Berlusconi, dopo le sue affermazioni sulla pubblicità che farebbero alla mafia fiction come la Piovra e libri come Gomorra, e che sabato sarà pubblicata da Repubblica. «Presidente Silvio Berlusconi - scrive Saviano - le scrivo dopo che ha accusato chi racconta i meccanismi criminali di essere responsabile di 'supporto promozionale alle coschè». «Le chiedo solo di fermarsi un momento a riflettere - scrive fra l'altro Saviano - su cosa le sue parole significano per quanti trovano la forza di raccontare e di esporsi, rischiando. Per i clan che in questi anni si sono visti raccontare, la parola ha rappresentato sempre un affronto perchè rendeva di tutti informazioni e comportamenti che volevano restassero di pochi. Ciò che vogliono è il silenzio e solo mostrando come stanno le cose si ha la possibilità di fare resistenza».
Sarà un caso che proprio ieri per il senatore PDL Marcello Dell'Utri siano stati chiesti dal procuratore generale Gatto 11 anni per concorso esterno in associazione mafiosa? mah...